Il Governo ha proposto il disegno per la Legge di Bilancio dell’anno prossimo e sta per scadere il termine per la presentazione degli emendamenti. L’approvazione delle Camere dovrà avvenire entro il 31.12 per evitare l’esercizio provvisorio. Nella manovra sono previsti tanti provvedimenti, ma di particolare interesse è l’articolo 61 che prevederebbe cinque interventi dedicati al mondo del lavoro.

Da questi 170 milioni, 70 andranno a completare i piani di recupero occupazionale a favore delle imprese che operano in aree colpite dalla crisi industriale (previsti dal Dlgs 148 del 2015). Per distribuire le risorse occorrerà l’approvazione di un decreto del Ministero del Lavoro teso a concedere fino a un massimo di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria o mobilità in deroga.

Per gestire gli esuberi del personale dovrebbero stanziare 50 milioni: in questo modo sarà possibile prorogare l’integrazione salariale prevista dal Decreto Legge 109 del 2018 (Art. 44). Se questa proposta passerà al vaglio delle Camere, si potranno stanziare fino ad un massimo di ulteriori 12 mesi complessivi di Cigs alle imprese che abbiano cessato o stiano cessando la loro attività e congiuntamente presentino concrete possibilità di cessione dell’attività, che porterebbero al riassorbimento della forza lavoro. Questo fondo sarà disponibile anche per le imprese in cui siano attuabili degli interventi di reindustrializzazione del sito produttivo.

Con questi fondi si prevede di rifinanziare anche il sostegno al reddito per un preciso gruppo di lavoratori dipendenti del Gruppo Ilva, che ne prevede anche la formazione professionale per la gestione delle bonifiche. Si propone di destinare 19 milioni di euro per l’integrazione salariale di 2.109 dipendenti.

La Manovra tiene in considerazione anche i lavoratori delle imprese che si occupano di pesca marittima, tutelandoli in caso di sospensione del lavoro dovuta alle misure di arresto dell’attività, obbligatorio e non. Questa voce per l’indennità onnicomprensiva prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro per il prossimo anno.

L’ultima parte dei 170 milioni di euro, secondo la Legge di Bilancio, sarebbe dedicata ai lavoratori dipendenti delle imprese di call center, a cui andrebbero un totale di 10 milioni.

Non rimane che attendere e vedere se questi interventi supereranno indenni il vaglio delle Camere o se e quali emendamenti verranno inseriti nella Manovra dopo il passaggio parlamentare.